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MES

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AICCRE  Federazione della LIGURIA

 

 

Breve memoria per audizione della II Commissione regionale

Tema : approfondimento su fondi europei MES

 

Vi sono molte posizioni, anche contrastanti, su questo tema e anche molte informazioni non corrette.

Il MES ha reso disponibile una linea di credito a tutti i paesi dell’eurozona per un ammontare massimo di 240 miliardi di euro. Ogni paese può chiedere una somma pari al 2% del PIL registrato a fine 2019.

Nel caso dell’Italia la cifra sarebbe di circa 36 miliardi di euro. Il MES concede prestiti della durata massima di 10 anni ad un tasso dello 0,08 % (mediamente noi per il debito pubblico paghiamo un tasso tra 1,5 e 2,00 %).

Il programma speciale MES per affrontare la pandemia non ha le stesse condizioni dei vecchi programmi MES (accordo tra Eurogruppo e Consiglio Europeo)

l programma della linea ad hoc per affrontare la situazione inedita e dolorosa del Coronavirus è denominato PCS (Pandemic Crisis Support)

L’unica condizione per accedervi è che il paese richiedente usi i fondi per spese sanitarie dirette e indirette.

Quindi serve per affrontare le spese sanitarie dirette e specifiche e quelle indirette cioè il lavoro di cura e di prevenzione sulle scuole, Università, i luoghi di lavoro, le imprese.

Si tratta di poter avere 36 miliardi per rafforzare il sistema sanitario nazionale e programmare tutele per la salute dei cittadini (ricordiamoci che il Covid19 non è scomparso).

Il timore che il prestito MES consenta di mettere sotto tutela UE l’Italia non è il vero problema. Sono problematici i 2500 miliardi di euro del nostro debito pubblico e le politiche per gestirlo. E’ questo il vero timore perché i mercati finanziari potrebbero imporre al nostro Paese condizioni enormemente più dure di quelle dell’Unione.

Per questi motivi AICCRE è favorevole alla richiesta di accedere a questi fondi, tenuto conto del timore che nell’autunno il virus riprenda vigore e tenuto conto di quante vite umane e sofferenze ha causato la pandemia.